20 maggio 2017

Così fan tutte (2) - Ouverture

Scritto da Christian



L'ouverture è introdotta da un breve tema lento e solenne, che sfocia in una frase musicale che sarà ripresa nel secondo atto, intonata dai personaggi maschili e abbinata proprio alle parole che danno il titolo dell'opera. Chi la sente non può fare a meno di cantare a propria volta, anche solo mentalmente, "Co-sì-fan-tut-te"! Subito, però, il ritmo cambia e mette in chiaro come questo sia, a tutti gli effetti, un dramma "giocoso". Ecco dunque una scatenata successione di note fuggevoli con flauti e archi che si intrecciano fra loro, quanto mai adatta a ciò che seguirà. Nel finale, c'è chi ha riconosciuto un richiamo (scherzoso pure questo) alla musica che ne "Le nozze di Figaro" accompagnava la frase di Don Basilio "Così fan tutte le belle", come a voler sottolineare anche attraverso la partitura quel riferimento testuale fra le due opere che per Mozart rappresentava soprattutto una strizzatina d'occhio verso i suoi ascoltatori più attenti (a trovate di questo tipo era già ricorso, in maniera ben più scoperta, nel "Don Giovanni", quando l'orchestrina durante il pranzo del seduttore suonava un brano dell'opera precedente).

L'introduzione lenta dell'ouverture propone il titolo musicale in modo quasi misterioso, come se la possibilità di uno svolgimento serio del tema fosse ancora in discussione. Decide della cosa il «presto» seguente, un tempo di sonata liberamente trattato, con l'impiego dell'idea principale nel gruppo secondario, affine, per vivacità, all'ouverture del «Figaro» anche se tematicamente non altrettanto incisivo. Quel non so che di inconsistente, di irreale, della vicenda si riflette anche nei colori cangianti dello sviluppo fortemente modulante. Nella coda riappare ancora una volta il «motto», il titolo dell'opera, come un discreto interrogativo. Risponderà con inequivocabile chiarezza la piena orchestra. Ridacchiando, il tema principale sancisce il perentorio dato di fatto, per subito lanciarsi, su un inebriante crescendo, nel festoso «fortissimo» delle battute conclusive.
(Bernhard Paumgartner)



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