20 novembre 2016

Carmen (3) - Il preludio e l'attesa

Scritto da Christian


Preludio
dir: Claudio Abbado (1977)

Preludio
dir: Michel Plasson (2003)

Dopo un preludio che combina tre riconoscibili temi musicali che ritorneranno poi nel corso dell'opera (quello scoppiettante dell'ingresso dei toreri, il motivo cantabile del toreador e quello drammatico che rappresenta il destino, legato al fiore di gaggia ed a Carmen stessa), il primo atto si apre mostrandoci una piazza di Siviglia, nel sud della Spagna. "A destra, la porta della manifattura di tabacco. In fondo, un ponte praticabile. A sinistra, il corpo di guardia e una rastrelliera con le lance dei dragoni", recita il libretto.

Un gruppo di soldati, in attesa del cambio della guardia, trascorre il tempo osservando i passanti della piazza e commentando il loro pittoresco aspetto. All'apparizione di Micaëla, la ragazza di campagna giunta fin lì in cerca di Don José, gli uomini si radunano intorno a lei incuriositi. Il sergente (o brigadiere, a seconda delle traduzioni) Moralès le spiega che José giungerà fra poco, appunto al momento del cambio della guardia, e nel frattempo la invita a restare in loro compagnia. La ragazza, semplice ma non ingenua, li ringrazia e declina l'offerta ("Ritornerò, è più saggio. / Ritornerò, quando la guardia montante / sostituirà la guardia smontante", dice ripetendo la frase musicale dello stesso Moralès e dei soldati).

Dopo un'altra breve scena (una "pantomima" riguardante un vecchio con la sua giovane sposa e l'amante di questa) che viene spesso tagliata dagli allestimenti, la guardia montante fa infine il suo arrivo, accompagnata da un coro e dalla marcia dei bambini che giocano a fare il verso ai soldati ("una banda di piccoli monelli, che si sforzano di camminare a grandi passi per marciare alla cadenza dei dragoni"). Con la nuova guardia arrivano anche Don José e il tenente Zuniga. Mentre le sentinelle vengono rilevate, Moralès informa José che una ragazza lo ha cercato, e lui intuisce che "deve essere Micaëla".

Nel dialogo che segue (ricordo che esistono diverse versioni e diversi allestimenti della "Carmen", in alcuni dei quali i numeri musicali sono separati da dialoghi – com'era nella tradizione dell'opéra-comique – e in altri invece da recitativi che veicolano le stesse informazioni in modo più sintetico), Zuniga si informa sull'edificio che ospita la fabbrica del tabacco e sulle sigaraie andaluse che vi lavorano. Mentre ne discorre con Don José (che ha così l'occasione di raccontare di sé e delle sue semplici origini navarrine non solo al suo superiore, ma al pubblico), suona la campana che annuncia la fine del turno di lavoro. Le sigaraie escono sulla piazza (intonando il loro coro "La cloche a sonné"), riempitasi nel frattempo di giovanotti che attendevano questo momento, mentre José, "del tutto indifferente a quell'andirivieni", si siede in disparte a sistemare una catena per attaccarci la sua spilla (o una cinghia per il fucile, in altre traduzioni).

Le prime scene dell'opera mostrano dunque la pigra, quotidiana routine della città, con i bei tre cori (quello dei soldati, quello dei monelli e quello delle sigaraie) che la vivacizzano a malapena. Ma tutto è già apparecchiato per la dirompente apparizione di Carmen.

Clicca qui per il testo di "Sur la place chacun passe".

Au lever du rideau, une quinzaine de soldats (Dragons du régiment d’Alcala), sont groupés devant le corps-de-garde. Les uns assis et fumant, les autres accoudés sur le balustrade de la galerie. Mouvement de passants sur la place. Des gens pressés, affairés, vont, viennent, se rencontrent, se saluent, se bousculent, etc.

LES SOLDATS
Sur la place
chacun passe,
chacun vient, chacun va;
drôles de gens que ces gens-là!

MORALÈS
À la porte du corps de garde,
pour tuer le temps,
on fume, on jase, l’on regarde
passer les passants.

LES SOLDATS ET MORALÈS
Sur la place, etc.

(Depuis quelques minutes Micaëla est entrée. Jupe bleue nattes tombant sur les épaules, hésitante, embarrassée, elle regarde les soldats avance, recule, etc.)

MORALÈS
Regardez donc cette petite
qui semble vouloir nous parler.
Voyez, elle tourne, elle hésite.

LES SOLDATS
À son secours il faut aller!

MORALÈS (à Micaëla)
Que cherchez-vous, la belle?

MICAËLA
Moi, je cherche un brigadier.

MORALÈS
Je suis là, voilà!

MICAËLA
Mon brigadier à moi s’appelle
Don José… Le connaissez-vous?

MORALÈS
Don José? Nous le connaissons tous.

MICAËLA
Vraiment! Est-il avec vous, je vous prie?

MORALÈS
Il n’est pas brigadier dans notre compagnie.

MICAËLA (désolée)
Alors, il n’est pas là?

MORALÈS
Non, ma charmante, il n’est pas là.
Mais tout à l’heure il y sera,
il y sera quand la garde montante
remplacera la garde descendante.

LES SOLDATS ET MORALÈS
Il y sera, etc.

MORALÈS
Mais en attendant qu’il vienne,
voulez-vous, la belle enfant,
voulez-vous prendre la peine
d’entrer chez nous un instant?

MICAËLA
Chez vous?

LES SOLDATS ET MORALÈS
Chez nous.

MICAËLA
Non pas, non pas.
Grand merci, messieurs les soldats.

MORALÈS
Entrez sans crainte, mignonne,
je vous promets qu’on aura,
pour votre chère personne,
tous les égards qu’il faudra.

MICAËLA
Je n’en doute pas; cependant
je reviendrai, c’est plus prudent.
Je reviendrai quand la garde montante
remplacera la garde descendante.

LES SOLDATS ET MORALÈS
Il faut rester car la garde montante
va remplacer la garde descendante.

MORALÈS
Vous resterez!

MICAËLA
Non pas! non pas!

LES SOLDATS ET MORALÈS (entourant Micaëla)
Vous resterez!

MICAËLA
Non pas! non pas! non! non! non!
Au revoir, messieurs les soldats!
(Elle s’échappe et se sauve en courant.)

MORALÈS
L’oiseau s’envole,
on s’en console.
Reprenons notre passe-temps
et regardons passer les gens.

LES SOLDATS
Sur la place
chacun passe, etc.

All’alzarsi della tela, una quindicina di soldati (dragoni del reggimento di Alcala) sono raggruppati innanzi al corpo di guardia, fumando o appoggiati coi gomiti sulla balaustra della galleria. Via vai di passanti sulla piazza. Persone indaffarate, di fretta, vanno, vengono, si incontrano, si salutano, si urtano, ecc.

I SOLDATI
Sulla piazza
ognuno passa,
l’uno viene, l’altro va;
Che gente strana, questa qua!

MORALÈS
Alla porta del quartiere,
per ammazzare il tempo
fumiano, ciarliamo, guardiamo
la gente che passa.

I SOLDATI E MORALÈS
Sulla piazza, ecc.

(Da qualche istante Micaëla è entrata. Gonna azzurra e trecce sulle spalle, esitante, imbarazzata, guarda i soldati, avanza, si ritrae, ecc.)

MORALÈS
Guardate un po’ quella piccina
che sembra volerci parlar.
Vedete, si volta, esita.

I SOLDATI
Noi la dobbiamo aiutare!

MORALÈS (a Micaëla)
Che cercate, o bella?

MICAËLA
Io cerco un brigadiere.

MORALÈS
Eccomi, sono qua!

MICAËLA
Il mio brigadiere si chiama
Don José… Voi lo conoscete?

MORALÈS
Don José? Lo conosciamo tutti.

MICAËLA
Davvero? È qui con voi, per favore?

MORALÈS
Non è brigadiere nella nostra compagnia.

MICAËLA (con dolore)
Allora non c’è?

MORALÈS
No, o mia bella, non c’è.
Ma tra poco ci sarà,
quando la guardia che monta
sostituirà la guardia che smonta.

I SOLDATI E MORALÈS
Ci sarà, ecc.

MORALÈS
Ma finché aspettiamo che venga,
volete, bella bambina,
volete per cortesia
entrare un momento da noi?

MICAËLA
Da voi?

I SOLDATI E MORALÈS
Da noi.

MICAËLA
No, no.
Grazie mille, signori soldati.

MORALÈS
Entrate senza timore, piccola,
vi prometto che avremo,
per la vostra cara persona,
tutti i riguardi che si devono.

MICAËLA
Non ne dubito; tuttavia
ritornerò, è più prudente.
Tornerò quando la guardia che monta
sostituirà la guardia che smonta.

I SOLDATI E MORALÈS
Restate finché la guardia che monta
sostituirà la guardia che smonta.

MORALÈS
Rimanete!

MICAËLA
No! no!

I SOLDATI E MORALÈS (circondando Micaëla)
Rimanete!

MICAËLA
No! no! no! no! no!
Arrivederci, signori soldati!
(Scappa e si salva correndo.)

MORALÈS
L’uccellino se n’è volato via,
consoliamoci.
Riprendiamo i nostri passatempi
e guardiamo la gente che passa.

I SOLDATI
Sulla piazza
ognuno passa, ecc.



"Sur la place chacun passe"
Hans Helm (Moralès), Isobel Buchanan (Micaëla)
dir: Carlos Kleiber (1978)

Clicca qui per il testo di "Avec la garde montante".

On entend au loin, très au loin, une marche militaire, clairons et fifres. C’est la garde montante qui arrive. Le vieux monsieur et le jeune homme échangent une cordiale poignée de main. Salut respectueux du jeune homme à la dame. Un officier sort du poste. Les soldats du poste vont prendre leurs lances et se rangent en ligne devant le corps de garde. Les passants à droite forment un groupe pour assister à la parade. La marche militaire se rapproche, se rapproche… La garde montante débouche enfin venant de la gauche et traverse le pont. Deux clairons et deux fifres d’abord. Puis une bande de petits gamins qui s’efforcent de faire de grandes enjambées pour marcher au pas des dragons. Aussi petits que possible les enfants. Derrière les enfants, le lieutenant Zuniga et le brigadier don José, puis les dragons avec leurs lances.

CHŒUR DES GAMINS
Avec la garde montante,
nous arrivons, nous voilà.
Sonne, trompette éclatante!
Taratata, taratata!
Nous marchons la tête haute
comme de petits soldats,
marquant sans faire de faute,
une, deux, marquant le pas.
Les épaules en arrière
et la poitrine en dehors,
les bras de cette manière
tombant tout le long du corps.
Avec la garde montante, etc.
(La garde montante va se ranger à droite en face de la garde descendante. Les officiers se saluent de l’épée et se mettent à causer à voix basse. On relève les sentinelles.)

MORALÈS (à Don José)
Une jeune fille charmante
vient de nous demander
si tu n’étais pas là.
Jupe bleue et natte tombante.

JOSÉ
Ce doit être Micaëla.
(La garde descendante passe devant la garde montante. Les gamins en troupe reprennent la place qu’ils occupaient derrière les tambours et les fifres de la garde montante.)

CHŒUR DES GAMINS (reprise)
Et la garde descendante
rentre chez elle et s’en va,
sonne, trompette éclatante!
Taratata, taratata!
Nous marchons la tête haute
comme de petits soldats, etc.
(Soldats, gamins et curieux s’éloignent par le fond; chœur, fifres et clairons vont diminuant. L’officier de la garde montante, pendant ce temps, passe silencieusement l’inspection de ses hommes. Quand le chœur des gamins a cessé de se faire entendre, les soldats rentrent dans le corps de garde. Don José et Zuniga restent seuls en scène.)

Si ode in lontananza, molto in lontananza, una marcia militare di trombette e pifferi. Sta arrivando la guardia che monta. Il vecchio signore e il giovanotto si scambiano una cordiale stretta di mano, Saluto rispettoso del giovane alla dama. Un ufficiale esce dal posto. I soldati vanno a prendere le loro lance e si mettono in riga davanti al corpo di guardia. I passanti a destra si ammassano in gruppo per assistere alla parata. La marcia militare si avvicina, si avvicina… Infine la guardia che monta sbuca da sinistra e attraversa il ponte. Prima due trombe e due pifferi. Poi una banda di monelli che si sforzano di fare delle grandi falcate per stare al passo dei dragoni. Bambini il più possibile piccoli. Dietro ai bambini, il tenente Zuniga e il brigadiere Don Josè, poi i dragoni con le lance.


CORO DI MONELLI
Con la guardia che monta,
arriviamo, eccoci qua!
Suona, tromba squillante!
Taratata, taratata!
Noi camminiamo a testa alta
come piccoli soldati,
marciando senza fare errori,
uno, due, marcando il passo.
Le spalle indietro
e il petto in fuori,
le braccia così,
lungo il corpo.
Con la guardia che monta, ecc.
(La guardia che monta va a mettersi a destra di fronte alla guardia che smonta. Gli ufficiali si salutano con la spada e chiacchierano a voce bassa. La sentinella viene cambiata.)

MORALÈS (a Don José).
Una bella ragazza
è venuta a chiederci
se tu eri qui.
Gonna azzurra e lunga treccia.

JOSÉ
Dev’essere Micaëla.
(La guardia che smonta passa innanzi alla guardia che monta. l monelli in riga riprendono il postoche occupavano al loro apparire, dietro i tamburi e i pifferi della guardia che smonta.)

CORO DI MONELLI (ripresa)
E la guardia che smonta
torna a casa e se ne va,
suona, tromba squillante!
Taratata, taratata
Noi camminiamo a testa alta
come piccoli soldati, ecc.
(Soldati, monelli e spettatori si allontanano dal fondo: coro, pifferi e trombe si sperdono gradatamente. L`ufficiale della guardia che monta, durante questo tempo. passa silenziosamente in rassegna i suoi soldati. Quando il coro dei monelli non è più udibile i soldati rientrano nel corpo di guardia. Don José e Zuniga restano soli sulla scena.)

Clicca qui per il testo del recitativo che segue.

ZUNIGA
C’est bien là, n’est-ce pas,
dans ce grand bâtiment,
que travaillent les cigarières?

JOSÉ
C’est là, mon officier,
et bien certainement
on ne vit nulle part filles aussi légères.

ZUNIGA
Mais au moins sont-elles jolies?

JOSÉ
Mon officier, je n’en sais rien,
et m’occupe assez peu de ces galanteries.

ZUNIGA
Ce qui t’occupe, ami,
je le sais bien:
une jeune fille charmante,
qu’on appelle Micaëla,
jupe bleue et natte tombante.
Tu ne réponds rien à cela?

JOSÉ
Je réponds que c’est vrai…
je réponds que je l’aime!
Quant aux ouvrières d’ici,
quant à leur beauté, les voici!
Et vous pouvez juger vous-même.

ZUNIGA
È lì, in quel grande edificio,
che lavorano le sigaraie,
non è vero?

JOSÉ
È lì, tenente, e di sicuro
non si sono mai viste da nessuna parte
ragazze tanto leggere.

ZUNIGA
Ma almeno sono graziose?

JOSÉ
Tenente, non ne so nulla,
e mi interesso assai poco a queste galanterie.

ZUNIGA
Ciò che ti interessa, amico,
lo so ben io:
una bella ragazza,
che si chiama Micaëla,
gonna azzurra e lunga treccia.
Che mi dici?

JOSÉ
Dico che è vero…
Dico che le voglio bene!
In quanto alle operaie di qua,
in quanto alla loro bellezza, eccole!
Potete giudicare voi stesso.




"Avec la garde montante"
Hans Helm (Moralès), Placido Domingo (Don José)
dir: Carlos Kleiber (1978)



"Avec la garde montante"
dal film "L'Opéra imaginaire" (1993) di Pascal Roluin



"Sur la place chacun passe"
dir: Georg Solti (1973)

"Avec la garde montante"
dir: Michel Plasson (2003)

Clicca qui per il testo di "La cloche a sonné".

(La place se remplit de jeunes gens qui viennent se placer sur le passage des cigarières. Les soldats sortent du poste. Don José s’assied sur une chaise, et reste là fort indifférent à toutes ces allées et venues, travaillant à son épinglette.)

JEUNES GENS
La cloche a sonné; nous, des ouvrières
nous venons ici guetter le retour;
et nous vous suivrons, brunes cigarières,
en vous murmurant des propos d’amour!
(À ce moment paraissent les cigarières, la cigarette aux lèvres.)

LES SOLDATS
Voyez-les! Regards impudents,
mines coquettes,
fumant toutes du bout des dents
la cigarette.

LES CIGARIÈRES
Dans l’air, nous suivons des yeux
la fumée, la fumée,
qui vers les cieux
monte, monte par fumée.
Cela monte gentiment
à la tête, à la tête,
tout doucement
cela vous met l’âme en fête!
Le doux parler des amants,
c’est fumée!
Leurs transports et leurs serments,
c’est fumée!

Dans l’air, nous suivons des yeux
la fumée, etc.

(La piazza si riempie di giovani che si appostano nel punto in cui passano le sigaraie. I soldati escono dal loro posto. Don José si siede su una sedia, e rimane là a lavorare alla sua spilla, completamente indifferente a tutto quel viavai.)

GIOVANI
La campana ha suonato; noi veniamo qui
a osservare le operaie che tornano;
e vi seguiremo, brune sigaraie,
sussurrandovi parole d’amor!
(Allora compaiono le sigaraie, con la sigaretta sulle labbra.)

I SOLDATI
Guardatele! Sguardi impudenti,
arie civettuole,
fumando tutte la sigarette
in punta di denti.

LE SIGARAIE
Nell’aria, noi seguiamo con lo sguardo
il fumo, il fumo
che sale verso cielo,
sale a volute.
Sale piano
alla testa, alla testa,
dolcemente,
vi mette l’animo in festa!
Le dolci parole degli amanti,
sono fumo!
I loro trasporti e i loro giuramenti,
sono fumo!

Nell’aria, noi seguiamo con lo sguardo
il fumo, ecc.



"La cloche a sonné"
dir: Carlos Kleiber (1978)



"La cloche a sonné"
dir: Georg Solti (1973)

"La cloche a sonné"
dir: Claudio Abbado (1978)