20 gennaio 2015

19. Aria: "Pubblico fu l'oltraggio"

Scritto da Christian

Pacuvio aveva mentito a Donna Fulvia, assicurandole di essersi battuto a duello con Giocondo per vendicare il suo onore ferito, e aveva chiesto alla donna di non parlare a nessuno della sua “vittoria” per rispetto dell'amico sconfitto. Naturalmente, invece, Fulvia non ha saputo resistere e ha spifferato tutto alla Baronessa Aspasia, dalla quale la notizia è arrivata a Macrobio, che minaccia di stamparla sul suo giornale. Pacuvio è ora preoccupato delle conseguenze, e se ne lamenta con Fulvia. Ma la donna si giustifica: a cosa serve vendicare il proprio onore se nessuno lo può sapere?

L'arietta "Pubblico fu l'oltraggio" è l'unico brano solista concesso dal libretto a una delle due soprano (Aspasia, con cui Fulvia canta spesso all'unisono, è infatti presente soltanto in numeri d'insieme).

Clicca qui per il testo del recitativo che precede il brano.

PACUVIO
Oh! madama, a proposito: io credea,
che un segreto affidatovi
non foste mai di tradir capace;
ora con vostra pace
vi dirò che ho sospetto ben fondato
che l'abbiate per gloria pubblicato.

FULVIA
Pubblicato?
Alla sola baronessa io l'ho detto in confidenza;
e s'ella in confidenza lo dicesse a Macrobio...
e in confidenza...

PACUVIO
...Macrobio lo stampasse sul giornale,
sarebbe confidenza generale.

FULVIA
Certo.

PACUVIO (smaniandosi)
Povero me! La mia parola...
(vale a dir la mia pelle)
l'amicizia, il decoro...

FULVIA
Che bagatelle.

Clicca qui per il testo del brano.

FULVIA
Pubblico fu l'oltraggio
sia pubblica la pena.
Chi m'insultò, più saggio
in avvenir sarà.
Ch'io castigai l'altero,
sia noto al mondo intero:
è la vendetta un sogno
quando nessun lo sa.



Laura Giordano


Patrizia Biccirè


Eugenia Enguita


Margherita Guglielmi


Anke Herrmann

Paola Cigna