8 febbraio 2010

17. Duettino: "Crudel! Perché finora"

Scritto da Christian

Il terzo atto si apre in un grande salone del palazzo, quello decorato per il matrimonio in programma, dove troviamo il Conte a interrogarsi sulla plausibilità delle vicende appena accadute. Visto il fallimento del piano escogitato da Figaro, ora Susanna e la Contessa hanno deciso di darsi da fare per proprio conto. L'intenzione è ancora quella di far credere al Conte che Susanna intenda cedere alle sue avances, anche per "ammorbidirlo" in vista della causa fra Marcellina e Figaro, la cui discussione è imminente: ma all'appuntamento che la ragazza gli darà per la sera intende presentarsi sotto falsi abiti la Contessa in persona (e non più Cherubino, come era nei progetti originali e ormai abbandonati). In questo delizioso duettino, Susanna dichiara dunque al Conte la propria disponibilità a incontrarlo da solo in giardino.

Clicca qui per il testo del recitativo che precede il brano.

IL CONTE
Che imbarazzo è mai questo!
Un foglio anonimo...
La cameriera in gabinetto chiusa...
La padrona confusa...
Un uom che salta dal balcone in giardino...
Un altro appresso che dice esser quel desso...
Non so cosa pensar.
Potrebbe forse qualcun de' miei vassalli...
a simil razza è comune l'ardir.
Ma la Contessa... ah, che un dubbio l'offende.
Ella rispetta troppo sé stessa, e l'onor mio...
l'onore... dove diamin l'ha posto umano errore!

(La Contessa e Susanna s'arrestano in fondo alla scena, non vedute dal Conte)

LA CONTESSA
(a Susanna)
Via, fatti core:
digli che ti attenda in giardino.

IL CONTE
Saprò se Cherubino
era giunto a Siviglia.
A tale oggetto ho mandato Basilio...

SUSANNA
(alla Contessa)
Oh cielo! E Figaro?

LA CONTESSA
A lui non dei dir nulla:
in vece tua voglio andarci io medesma.

IL CONTE
Avanti sera dovrebbe ritornar...

SUSANNA
Oh Dio... non oso!

LA CONTESSA
Pensa, ch'è in tua mano il mio riposo.
(si nasconde)

IL CONTE
E Susanna? Chi sa ch'ella tradito
abbia il segreto mio... oh, se ha parlato,
gli fo sposar la vecchia.

SUSANNA
(Marcellina!)
Signor...

IL CONTE
Cosa bramate?

SUSANNA
Mi par che siete in collera!

IL CONTE
Volete qualche cosa?

SUSANNA
Signor... la vostra sposa
ha i soliti vapori,
e vi chiede il fiaschetto degli odori.

IL CONTE
Prendete.

SUSANNA
Or vel riporto.

IL CONTE
Ah no, potete
Ritenerlo per voi.

SUSANNA
Per me? Questi non son mali
da donne triviali.

IL CONTE
Un'amante, che perde il caro sposo
sul punto d'ottenerlo...

SUSANNA
Pagando Marcellina
colla dote che voi mi prometteste...

IL CONTE
Ch'io vi promisi? Quando?

SUSANNA
Credea d'averlo inteso...

IL CONTE
Sì, se voluto aveste
intendermi voi stessa.

SUSANNA
È mio dovere,
e quel di Sua Eccellenza il mio volere.

Clicca qui per il testo del brano.

IL CONTE
Crudel! Perché finora
farmi languir così?

SUSANNA
Signor, la donna ognora
tempo ha dir di sì.

IL CONTE
Dunque, in giardin verrai?

SUSANNA
Se piace a voi, verrò.

IL CONTE
E non mi mancherai?

SUSANNA
No, non vi mancherò.

IL CONTE
Mi sento dal contento
pieno di gioia il cor.

SUSANNA
Scusatemi se mento,
voi che intendete amor.

Clicca qui per il testo del recitativo che segue il brano.

IL CONTE
E perché fosti meco
stamattina sì austera?

SUSANNA
Col paggio ch'ivi c'era...

IL CONTE
Ed a Basilio,
che per me ti parlò?

SUSANNA
Ma qual bisogno
abbiam noi, che un Basilio...

IL CONTE
È vero, è vero,
e mi prometti poi...
se tu manchi, oh cor mio...
Ma la Contessa attenderà il fiaschetto.

SUSANNA
Eh, fu un pretesto.
Parlato io non avrei senza di questo.

IL CONTE
(le prende la mano)
Carissima!

SUSANNA
(si ritira)
Vien gente.

IL CONTE
(È mia senz'altro.)

SUSANNA
(Forbitevi la bocca, oh signor scaltro.)

FIGARO
(entra)
Ehi, Susanna, ove vai?

SUSANNA
Taci, senza avvocato
hai già vinta la causa.
(parte)

FIGARO
Cos'è nato?
(la segue)


Mozart si è parecchio divertito con questo pezzo, nel quale il Conte esulta di gioia mentre la povera Susanna sembra quasi chiedere scusa al pubblico per essere costretta a mentire e soprattutto inciampa più volte nelle risposte da dare al padrone, che continua a tampinarla per assicurarsi che si presenterà davvero all'appuntamento. La ragazza, a furia di rispondere "sì" o "no" alle sue varie domande, finisce per confondersi e dare talvolta la risposta sbagliata, per poi correggersi immediatamente: una gag che non era presente nel libretto, e che Mozart ha creato facendola sorgere con naturalezza dalla musica stessa e dalla ripetizione del tema.


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