5 gennaio 2010

11. Cavatina: "Porgi, amor, qualche ristoro"

Scritto da Christian

Nel secondo atto l'azione si sposta nella camera della Contessa, dove incontriamo finalmente la consorte del Conte d’Almaviva. La Rosina ribelle e volitiva della precedente commedia di Beaumarchais, "Il barbiere di Siviglia", quella che nell’opera di Rossini (di composizione successiva alle "Nozze di Figaro" di Mozart, ma ambientata prima) cantava con orgoglio "Ma se mi toccano dov’è il mio debole... sarò una vipera, sarò!", soffre ora profondamente per la consapevolezza che il marito, dopo aver fatto tanto per conquistarla, non la ama più. Non le resta che aiutare la sua cameriera, a coronare – almeno lei – il suo sogno d’amore.

La Contessa è il personaggio più tragico dell'opera, sicuramente il più "serio" e melodrammatico, in un certo senso la vera eroina delle "Nozze": e lo dimostrano i brani musicali che Mozart ha scritto per lei, alcune fra le pagine più liriche e struggenti di tutta la sua produzione operistica. L’aria con cui viene introdotta fa il paio con quella – forse ancor più sublime e quasi liturgica – del terzo atto, "Dove sono i bei momenti", per non parlare del suo celebre intervento ("Più dolce io sono...") nella scena che concluderà la commedia. Il ruolo della Contessa (scritto per soprano) è dunque il più delicato e impegnativo de "Le nozze di Figaro", forse pari solo a quello di Susanna (che invece è il personaggio che trascorre più tempo sul palco), e per non sfigurare richiede interpreti davvero all’altezza, delle autentiche "prime donne".

Clicca qui per il testo del brano.

LA CONTESSA
Porgi, amor, qualche ristoro
al mio duolo, a' miei sospir.
O mi rendi il mio tesoro,
o mi lascia almen morir.

Clicca qui per il testo del recitativo che segue il brano.

(Susanna entra)

LA CONTESSA
Vieni, cara Susanna,
finiscimi l'istoria!

SUSANNA
È già finita.

LA CONTESSA
Dunque volle sedurti?

SUSANNA
Oh, il signor Conte
non fa tai complimenti
colle donne mie pari;
egli venne a contratto di danari.

LA CONTESSA
Ah, il crudel più non m'ama!

SUSANNA
E come poi
è geloso di voi?

LA CONTESSA
Come lo sono i moderni mariti:
per sistema infedeli, per genio capricciosi,
e per orgoglio poi tutti gelosi.
Ma se Figaro t'ama... ei sol potria...

FIGARO
(cantando entro la scena)
La la la...

SUSANNA
Eccolo: vieni, amico.
Madama è impaziente...

FIGARO
A voi non tocca stare in pena per questo.
Alfin di che si tratta?
Al signor Conte piace la sposa mia,
indi segretamente ricuperar vorria il diritto feudale.
Possibile è la cosa, e naturale.

LA CONTESSA
Possibil!

SUSANNA
Naturale!

FIGARO
Naturalissima.
E se Susanna vuol, possibilissima.

SUSANNA
Finiscila una volta.

FIGARO
Ho già finito.
Quindi prese il partito di sceglier me corriero,
e la Susanna consigliera segreta d'ambasciata.
E perch'ella ostinata ognor rifiuta
il diploma d'onor ch'ei le destina,
minaccia di protegger Marcellina.
Questo è tutto l'affare.

SUSANNA
Ed hai coraggio di trattar scherzando
un negozio sì serio?

FIGARO
Non vi basta che scherzando io ci pensi?
Ecco il progetto:
per Basilio un biglietto io gli fo capitar
che l'avvertisca di certo appuntamento
(alla Contessa)
che per l'ora del ballo a un amante voi deste...

LA CONTESSA
O ciel! Che sento!
Ad un uom sì geloso!...

FIGARO
Ancora meglio.
Così potrem più presto imbarazzarlo,
confonderlo, imbrogliarlo,
rovesciargli i progetti,
empierlo di sospetti,
e porgli in testa
che la moderna festa
ch'ei di fare a me tenta
altri a lui faccia;
onde qua perda il tempo, ivi la traccia.
Così quasi ex abrupto, e senza ch'abbia
fatto per frastonarci alcun disegno
vien l'ora delle nozze, e in faccia a lei
(segnando la Contessa)
non fia, ch'osi d'opporsi ai voti miei.

SUSANNA
È ver, ma in di lui vece
s'opporrà Marcellina.

FIGARO
Aspetta: al Conte farai subito dir
che verso sera attendati in giardino.
Il picciol Cherubino,
per mio consiglio non ancora partito,
da femmina vestito
faremo che in tua vece ivi sen vada.
Questa è l'unica strada
onde Monsù, sorpreso da Madama,
sia costretto a far poi quel che si brama.

LA CONTESSA
(a Susanna)
Che ti par?

SUSANNA
Non c'è mal.

LA CONTESSA
Nel nostro caso...

SUSANNA
Quand'egli è persuaso... e dove è il tempo?

FIGARO
Ito è il Conte alla caccia,
e per qualch'ora non sarà di ritorno.
Io vado e tosto Cherubino vi mando;
lascio a voi la cura di vestirlo.

LA CONTESSA
E poi?...

FIGARO
E poi...
Se vuol ballare,
signor Contino,
il chitarrino
le suonerò.
(parte)


L’intero secondo atto si svolge dunque nella stanza della Contessa, dalla quale si aprono una finestra (che guarda in giardino, come vedremo in seguito) e tre porte: la prima conduce al gabinetto (ovvero un piccolo spogliatoio adibito a guardaroba e toeletta), la seconda alle stanze della servitù (ovvero di Susanna), la terza all’esterno (è la porta principale). Susanna, che con la padrona è in estrema confidenza, le ha raccontato in dettaglio i tentativi del marito di conquistare il suo amore. Subito dopo appare Figaro, che viene ad esporre alle due donne il piano da lui escogitato per impedire al Conte di mandare a monte il matrimonio: gli ha inviato – per mezzo di Basilio – una lettera anonima nel quale lo si avvisa che la moglie ha dato appuntamento a un’amante per l’ora del ballo nuziale; pur infedele e non più innamorato della propria sposa, il Conte ne è comunque gelosissimo, e dunque – almeno Figaro così spera – sarà talmente turbato dalla notizia da non avere il tempo o la forza di organizzarsi per ostacolare il matrimonio tra Figaro e Susanna. In più, per impedire al padrone di prendere le difese di Marcellina nell’imminente processo contro di lui, Figaro ha escogitato un secondo stratagemma: Susanna accetterà di fissare un incontro amoroso con il nobiluomo in giardino verso sera; al posto della ragazza, però, vi si recherà Cherubino travestito da donna (ed ecco perché Figaro ha chiesto al giovane paggio di rimanere segretamente a palazzo e di non partire ancora per Siviglia): la Contessa dovrà poi sorprendere il Conte e metterlo alle strette, costringendolo a non opporsi più alle nozze. Avranno successo questi due progetti? Non c'è da sperarci troppo...


Gundula Janowitz


Kiri Te Kanawa


Renata Tebaldi


Lucia Popp


Leontyne Price


Angela Gheorghiu

Mirusia Louwerse


Link utili:

Un interessante articolo sull'interpretazione di questa scena (pdf)