23 dicembre 2009

8-9. Coro: "Giovani liete, fiori spargete"

Scritto da Christian

Doppia numerazione, perché si tratta in effetti di due brani distinti (sebbene praticamente identici), separati da un recitativo. È un coro di contadini e contadine, organizzato da Figaro per costringere il Conte d'Almaviva a celebrare seduta stante il matrimonio fra lui e Susanna, nella speranza che egli non possa rifiutarsi di farlo davanti a tutti (si tratta in realtà della parte civile del matrimonio, la cui ratifica spettava al signore di un castello: in questo caso, la cerimonia consiste nel porre il velo bianco sulla testa della sposa). Il Conte, già furibondo con Susanna per i continui rifiuti di cedere alle sue avances e per l'episodio (appena avvenuto) di Cherubino, riesce comunque a prendere tempo con la scusa di voler celebrare le nozze con maggiore sfarzo, nel tardo pomeriggio. Nel frattempo, ordina a Basilio di rintracciare Marcellina: come l'anziana dama di compagnia aveva previsto, infatti, il nobile intende prendere le sue parti nella causa contro Figaro.

Venendo al coro in sé, dunque, nonostante la bellezza della melodia e delle parole esso è in realtà fortemente ironico, colmo di sarcasmo e tutt'altro che sincero nel tessere le lodi del padrone. Non a caso Figaro ne ha scritto personalmente il testo, facendo riferimento alla recente abolizione del "diritto feudale", ovvero lo ius primae noctis: abolito di nome ma – almeno nelle intenzioni del Conte – non di fatto!

Da notare che molti registi approfittano di questo coro per introdurre sulla scena, mescolata fra le altre contadine, il personaggio di Barbarina, nonostante la sua presenza non sia menzionata nel libretto (il testo di Da Ponte prevede il suo ingresso sul palco solo dal terzo atto).

Clicca qui per il testo del recitativo che precede il primo coro.

IL CONTE
Basilio, in traccia tosto di Figaro volate!
(addita Cherubino che non si muove di loco)
Io vo' ch'ei veda...

SUSANNA
Ed io che senta; andate!

IL CONTE
Restate: che baldanza!
E quale scusa se la colpa è evidente?

SUSANNA
Non ha d'uopo di scusa un'innocente.

IL CONTE
Ma costui quando venne?

SUSANNA
Egli era meco quando voi qui giungeste,
e mi chiedea d'impegnar la padrona
a intercedergli grazia.
Il vostro arrivo in scompiglio lo pose,
ed allor in quel loco si nascose.

IL CONTE
Ma s'io stesso m'assisi
quando in camera entrai!

CHERUBINO
Ed allor di dietro io mi celai.

IL CONTE
E quando io là mi posi?

CHERUBINO
Allor io pian mi volsi, e qui m'ascosi.

IL CONTE
(a Susanna)
Oh ciel, dunque ha sentito
tutto quello ch'io ti dicea!

CHERUBINO
Feci per non sentir quanto potea.

IL CONTE
Ah perfidia!

BASILIO
Frenatevi: vien gente!

IL CONTE
(tira Cherubino giù dalla sedia)
E voi restate qui, picciol serpente!

(Entra Figaro con bianca veste in mano. Coro di contadine e di contadini vestiti di bianco che spargono fiori, raccolti in piccioli panieri, davanti al Conte.)

Clicca qui per il testo del primo coro.

CORO
Giovani liete,
fiori spargete
davanti al nobile
nostro signor.
Il suo gran core
vi serba intatto
d'un più bel fiore
l'almo candor.

Clicca qui per il testo del recitativo fra i due cori.

IL CONTE
Cos'è questa commedia?

FIGARO
(piano a Susanna)
Eccoci in danza:
secondami cor mio.

SUSANNA
(Non ci ho speranza.)

FIGARO
Signor, non isdegnate
questo del nostro affetto
meritato tributo: or che aboliste
un diritto sì ingrato a chi ben ama...

IL CONTE
Quel diritto or non v'è più; cosa si brama?

FIGARO
Della vostra saggezza il primo frutto
oggi noi coglierem: le nostre nozze
si son già stabilite. Or a voi tocca
costei che un vostro dono illibata serbò,
coprir di questa, simbolo d'onestà, candida vesta.

IL CONTE
(Diabolica astuzia! Ma fingere convien.)
Son grato, amici, ad un senso sì onesto!
Ma non merto per questo né tributi, né lodi;
e un dritto ingiusto ne' miei feudi abolendo,
a natura, al dover lor dritti io rendo.

TUTTI
Evviva, evviva, evviva!

SUSANNA
Che virtù!

FIGARO
Che giustizia!

IL CONTE
(a Figaro e Susanna)
A voi prometto compier la ceremonia:
chiedo sol breve indugio;
io voglio in faccia de' miei più fidi,
e con più ricca pompa, rendervi appien felici.
(a Basilio)
Marcellina si trovi.
(a tutti)
Andate, amici.

Clicca qui per il testo del secondo coro.

CORO
Giovani liete,
fiori spargete
davanti al nobile
nostro signor.
Il suo gran core
vi serba intatto
d'un più bel fiore
l'almo candor.
(partono)



dir: Karl Böhm


dir.: Jean-François Rivest

dir.: John Eliot Gardiner